IL BUIO PARLA
Forse tu non mi conosci, io ti seguo da una vita,
sono in parte il tuo subconscio. Dormo dentro una matita.
Sò che alzi il volume per ignorare i tuoi pensieri;
speri di eliminare ogni traccia del tuo ieri.
E spesso la mente tagliente manda dosi di depressione,
direttamente in vena per fotterti la circolazione
delle idee che guardano avanti; poi guardi in ricordi
nascosti dietro cornici nere e le verità le scordi.
Aspetti un dio nella mina di una penna scarica;
un'altra buia sera che gira tutta uguale, sferica.
In cui attendi l'influenza delle parole di minerva;
Cerchi e speri motivazioni vitali di riserva
Perchè in fondo, di tue, non ne hai mai avute;
e se ci fossero state le avresti già perdute.
Imiti chi odi e chi ami lo eviti per paura dell'ego
e attendi la mia scoperta, il terzo alter ego.
Il concetto di lucifero è ciò che non devi
ma ora è ciò che sono e sicuro non te la cavi.
Squarto anima e orgoglio senza neanche pensarci,
aspetterò l'ora in cui ti stacchi dalla realtà per rincontrarci.
Nessun commento:
Posta un commento