lunedì 26 maggio 2014

Poesia 57 - Exit

Fuoco
Ora che tutte le foglie sono cadute
Ora che tutto è stato sradicato
Ora che non abbiamo più un sole sano
Ma solo afa notturna
Ed un riverbero infinito nelle nostre teste.
Può solo andare meglio
Posso solo ritornare a far parte del tutto
Nel nulla,
In me,
Che sono albero
Che sono terra.

lunedì 12 maggio 2014

Poesia 56 - Mento (ma non ne sono convinto)

Mi sveglio tra l'inutilità dei miei io
Acida insoddisfazione stagnante
In questa laguna senza luna alcuna
Nuvole accatastate in disordine
che perdono forma in un grigio repentino
Mento:
Sto ancora dormendo
aspetto una sveglia inesistente.
Non vedo più
quando non vedo differenze

Nulla è reale se tutto perde colore.
In questo mondo di illusioni tutto perde dimensione.

A volte immagino ciò che vedo come un semplice susseguirsi di eventi
come resina.
Goccia dopo goccia.

e sparisco
come un'ombra tra le ombre
che riesci a intravedere che sgattaiola accanto a te

venerdì 9 maggio 2014

Poesia 55 - "Titolo della poesia"

Mai una gioia.
Mai una gioia?
Mai una gioia mia cara penna,
spesso nessun riflesso
nello specchio
non mi ci vedo
a piegare me stesso.
invece su carta bianca
mi spiego meglio:
accendi un fuoco!
Perchè fuori si muore dal caldo
non ci si muove altrimenti si suda.
Allora ci guarderemo bruciare
come un rogo di parole senza importanza.
Rinchiusi nei nostri paesi asfissianti
rinfreschiamoci al limite del nostro massimo.

Non sento nulla.
Non senti nulla.
mi spiego meglio:
accendi un fuoco!
O finirai col diventar pazzo.

Poesia 54 - Foglie Marce

Anche se sepolti, poi smembrati
i miei demoni son tornati,
mi osservano con le pupille penzolanti
e sbavano sangue verde bile.

Cammino nella notte delle iene
canoni superficiali causano
congiuntivite mestruale

E dalle cime piu alte,
anche se meno scaltre,
godono del benessere paradisiaco.
solo le foglie più secche
toccano il fondo più basso.
E basta una sigaretta accesa
la resa della fiamma si moltiplica.
Tu! Quantifica i danni e gli sfregi
che ci han fatto gli altri o
che ci han fatto gli anni.
Parlo da solo in un molo senza navi
parlo da solo a mollo nei miei pensieri
tradito ieri, oggi e forse anche domani,
ho stretto troppe mani
ora anche i miei calli odiano tutti.
Teschi loschi che detesti
raccolgono man mano
i loro pezzi decomposti
per metterli in posti più freschi.
"Qui se caschi rischi di prendere fuoco
assieme a mille altri sbagli".
Così dicono gli altri,
così dicono ai piani alti.
Non sanno che me ne sono già andato
annoiato, soffocato dai verdi "saggi"
Preferisco bruciare bene e in fretta
assieme ai più secchi.

Poesia 53 - :2

Mezza notte
Mezza luna
Mezza vita
Mezzo fiato
metà è
il mezzo,
il restante
è la meta

Poesia numero blablabla

Osservo la mia ombra mentre la luce mi pugnala alle spalle
Vomito farfalle decomposte su un'arcobaleno in scala di grigio
E raccolgo margherite nere
crescuite in un epoca
in contraddizione

Poesia 52 - IL LUPO

Vorrei/Devo
urlare a squarcia gola
in piena notte
stracciare le nuvole-cartapesta
svegliare questa cazzo di città che dorme
e si insegue a ripetizione le orme
e si insegue a ripetizione le orme
e si insegue a ripetizione le orme
E DORME..

BASTA!
smettila di fissarmi Luna!
venere di cenere
cantastoriefalse
IO-TI-ODIO!

Lasciatemi stare!
Non smetto di urlare!
e se hai da ridire mi metterò a ridere
in un delirante album di parole accatastate
sopra l'un l'altra senza senso
senza nesso
qual è il compromesso per vivere ?!
(se non so-sorridere)
io urlo nel buio
e se la notte finisce troppo presto
io-ci-res-to
io non (ci ri)esco
a far finta di nulla (si prende il vizio)
a cercare spazi vuoti tra una fila di lampioni
solo per evitare quel che sento
quel-che-sen-to

ma ti ostini a sfuggirmi dalle dita
persisti e fuggi sempre!
Ora dove sei scomparsa Speranza?
scappi non appena la realtà ti certifica i fatti
scappi a nasconderti
dietro le grigie nuvole notturne
e continui a fissarmi
indicandomi bisbigli
indicando i miei bisbigli

Poesia 51 - Mu.ri

MU.RI

Ora la vita ha forma ferma e piatta.

Mi fermo a non ascoltare il fastidioso,
stridulo e logorroico urlo del grigio grillo molliccio
nascosto sotto
i miei capelli.

Rimarrò in piedi fino a che lo vorrò.
Mi siedo,
fisso il muro.
"Ha iniziato lui per primo."
Interrompo la mia divertente attività.
Mi alzo.
Vado a prendere un bicchiere d'acqua.
"Ho sete."
Bevo.
"Ora non ho più sete."

Ci si diverte da matti
a giocare senza re a schacchi.
Stacchi
di lavorare.
Ti disseti.
Ora non hai più sete.

Congratulazioni.
sei ancora vivo
o morto..
Poco importa.
L'obiettivo è
dissetarsi.

La vita è meravigliosa.
E io adoro fissare il muro.
La mancanza di chiaro-scuro
causata dalla luce artificiale di un color giallomerda
troppo acceso e troppo spento,
mi fa apprezzare i più piccoli dettagli:
degli aloni, una ragnatela e piccoli puntini neri.
INTERESSANTE
ho scoperto che questo muro
non è 
interessante.

Mi sdraio.
Credo di essere stanco.
Ma non dormo.
Rimango a fissare il soffitto.

Rifletto.
Preso singolarmente, ogni singolo elemento che mi circonda dentro questa stanza
mi causa un forte senso di disgusto.

"Fuori andrà meglio."
Prendo giubbotto, camel e accendino.
Perfetto.
Ora posso ammirare altri muri, gente che fissa muri
e anche
altra gente che fissa altri muri.

Sono un chiodo fisso al muro e fisso un muro.
Ora la vita ha forma ferma e piatta.

Ciao.

Questo commento segna la divisione tra le poesie vecchie e quelle meno vecchie.
Sono un mago nelle spiegazioni, lo so.