lunedì 11 febbraio 2013

Poesia N°45 - La fossa dei serpenti

Lunga caduta nella fossa
Rimarranno le mie ossa circondate
Da lingue affilate biforcute
Di belve squamate malate
Volutamente trascurate e abbandonate.

Il veleno del passato è già in circolazione
Il presente ti assapora con approvazione
E finita la notte, del futuro sarai la colazione.
Serpi demoniache ti aspettano da una vita
Ora ci sei dentro e non hai via d'uscita.
Ora tanto vale sgozzare ogni rettile
A mani nude
Senza efficacia la loro arma retrattile
A speranze perdute
Non conta riuscirci
Basta sfogarsi.

Per poi scomparire nel buio.

Stupidità

Illudersi per sperare e sperare di illudersi..
..per poi realizzare che tutto deve evolversi.

Poesia N°44 - L'ombra nel buio

La porta si scosta, lui ti fissa da tempo
ti perseguita da quando eri in grembo
l'ombra di macabre notti forti tra morti
agisce al buio ma ti segue nei tramonti.
 
Di giorno è ombra, di notte è il germe del male
il demonio t'infilza l'anima alla distruzione totale
tra coperte e lenzuoli rimane esanime.
Un contenitore colmo sull'orlo d'odio instabile.
 
Lui è chi non vorresti aver rinchiuso nel tuo cranio
una chiazza d'inchiostro radioattivo all'uranio
che scolora arcobaleni in decomposizione
s'avventa spaventa fino all'autoflaggellazione.
 
-Silenzio-
 
Pochi istanti rimanenti.
Preparati, stringi i denti.
Il peggio sta per iniziare
la notte sta per ritornare.

Poesia N°43 - La notte non porta consiglio

La notte non porta consiglio
al limite sposta ogni pensiero
verso un'orizzonte, ma nero
ti fa perdere ogni spiraglio
 
Segue il sangue della ferita
che porta dritto alla porta
della tua storia più sepolta
e svela ogni traccia proibita
 
Occhi vuoti e scuro in volto
ormai scava e scava profondo
supera ogni strato fino al fondo
e ri-ha ciò che gli era stato tolto
 
In questo vasto autunno mi perdo
tra visioni, lampi e tuoni in ferrovia
bendo gli occhi alla mia memorìa
a ginocchia spezzate io mi arrendo.

Poesia N°42 - Questa è la fine

Questa è la fine.
Sul mio capo solo spine
il sangue scende
nei miei occhi si diffonde.
 
Schegge d'una società
che limita la creatività,
la stupidità abbonda
negl'inferi terrestri: creatura immonda.
 
La luce della ragione
è stata divorata dalla televisione
i pochi lumi si stanno spegnendo
i pochi superstiti stanno piangendo.

La via del caos è sempre aperta
ma preferiscono stare sotto la coperta
le menti stanno per spegnersi per emorragia interna
le notti sanno che per spegnersi dovranno spegnere fino all'ultima lanterna.

Poesia N°41 - Il lampo

È notte fonda ma un lampo spacca il cielo
per pochi istanti la volta ha un pensiero
ed è stato interrotto il continuo triste nero.

Poesia N°40 - Il solitario notturno

Fragile passeggio tra i rami,
flebile voltaggio in solitudine
L'asfalto riporta ciò che sono
e la mia ombra evita il suono.
 
Sono un lampione nascosto,
la notte illumino il mio posto
Il fogliame modella la mia luce
che alla strada l'ombra conduce.
 
Fragile passeggio tra la gente,
flebile volteggio in solitudine
l'esperienza riporta ciò che sono
e la mia ombra evita il suono.
 
Sono un pedone nascosto,
la notte illumino il mio posto
Il fogliame modella la mia luce
che alla strada l'ombra conduce.

Poesia N°39 - Siamo solo zombie

SIAMO SOLO ZOMBIE
 
Siamo solo zombie
annegati anni fa
tentando di navigare
In giro solo stragi

arrivate anche qua
squarciando lo squallore
Siamo solo zombie
senza un' anima

sperando di rivivere
Siamo senza occhi
un corvo ci divora
ma stiamo qui a seccare.